Materano. Laureato in Conservazione dei beni culturali presso l’Università di Parma dove le lezioni di Storia e critica cinematografica e di Filmografia tenute dal professor Roberto Campari hanno indirizzato le sue ricerche nel campo cinematografico affascinato in particolare da tutto ciò che un film può comunicare al di là della storia raccontata come lo stretto rapporto tra arti figurative e costruzione dell’immagine filmica e il valore documentario del “profilmico”. La tesi di laurea “Matera e il Cinema.
Storia di un amore corrisposto” rappresenta il punto di partenza di un’approfondita ricerca sulla produzione cinematografica e televisiva che ha utilizzato il territorio di Matera come “location” . Studio che ha portato alla raccolta, catalogazione e all’analisi di quasi tutti i film a soggetto e i documentari realizzati nel territorio materano e all’elaborazione del progetto, ancora in nuce, “Matera nel Cinema” volto a rendere fruibile a tutti i risultati di queste ricerche. Intimamente convinto del fatto che la
“conservazione dei ricordi” di un luogo sia altrettanto importante rispetto alla sua conservazione materiale ha scelto di intraprendere in modo professionale l’attività di guida turistica (svolta quasi esclusivamente
nella città di Matera) e nella quale si mettono a frutto le competenze acquisite durante gli studi (oltre ai corsi universitari anche corsi di formazione professionale per conseguire il titolo di guida del Parco della
Murgia materana e certificazione di qualità nell’ambito dei beni culturali) e gli insegnamenti di vita dei genitori, contadini, che pur nati molto prima che avesse luogo lo sfollamento gli hanno trasmesso un’immagine molto poco “leviana” dei Sassi di Matera. Diviso a lungo tra Italia e Polonia dove ha vissuto per lunghi periodi, pur stabilitosi definitivamente a Matera, è impegnato nella promozione della propria città d’origine e del territorio lucano in un Paese che oltre ad avere da sempre un debole per l’Italia
rappresenta turisticamente un mercato potenzialmente floridissimo ma tutt’ora ancora troppo poco considerato.